Ottenere una diagnosi è fondamentale per chi è affetto da una malattia genetica: significa sollevare una famiglia dal buio dell’isolamento dando un nome alla propria malattia, offrire la possibilità di accedere a informazioni disponibili, tramite la letteratura scientifica internazionale o tramite l’esperienza di altre famiglie, di migliorare la presa in carico e la gestione sia della quotidianità che delle situazioni di emergenza.

Diagnosticare una malattia a livello molecolare permette anche di trarre informazioni di valore biologico e genetico, offrendo alle famiglie coinvolte la possibilità di ricercare una consulenza genetica mirata, sia riguardo alla possibilità di ripetizione della patologia in loro eventuali nuovi figli, sia in quelli di fratelli/sorelle o altri parenti del bambino affetto.

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Scopo del programma

Nonostante i numerosi sforzi della comunità medico-scientifica e i progressi dell’analisi del DNA, esistono ancora migliaia di malattie genetiche rarissime e con cause sconosciute che rimangono non diagnosticabili.

Per dare una risposta a pazienti senza diagnosi, prevalentemente in età infantile, e iniziare a colmare questo bisogno, la Fondazione Telethon ha ideato un programma unico in Italia coordinato dall'Istituto Telethon di Genetica e Medicina (Tigem) di Pozzuoli (NA) e lanciato nel 2016: il programma Malattie senza diagnosi (Telethon Undiagnosed Diseases Program ovvero  TUDP).

Per il triennio 2024-2026, il programma si propone di coinvolgere circa 500 nuove famiglie, selezionate dalla Rete dei centri clinici TUDP, e di rianalizzare circa 200 casi non ancora risolti di famiglie rimaste senza diagnosi tra i casi 2016-2023.

411 casi diagnosticati
830 casi analizzati
2.721.515 milioni investiti

Le fasi del programma

Il progetto è stato lanciato nel 2016 e si propone di effettuare il sequenziamento di un numero stimato di circa 350-400 famiglie selezionate dai centri clinici di riferimento. I centri clinici coinvolti ricorrono a tecnologie di sequenziamento del DNA all’avanguardia (Next Generation Sequencing) per arrivare alla diagnosi.
È possibile essere inseriti nel programma attraverso il proprio medico di riferimento, attraverso una piattaforma web dedicata.
Le informazioni sul paziente sono conservate nel database del progetto: è quindi possibile che una risposta possa arrivare successivamente, grazie al confronto con dati presenti in altri database internazionali.

Il programma prevede una prima valutazione presso uno dei centri clinici afferenti alla Rete dei centri clinici TUDP (centro clinico di riferimento) perla verifica dei requisiti clinici necessari per accedere al programma. Tra i casi considerati idonei, viene data priorità in base alla gravità, alla complessità della malattia, all’età di insorgenza e alla storia familiare. La decisione finale sull’inserimento dei pazienti nel programma viene presa nel corso di riunioni periodiche della Rete dei centri clinici TUDP. L’accesso al programma è comunicato dal medico del centro clinico di riferimento.  

L’analisi genetica è condotta presso i laboratori del Tigem e l'Azienda Ospedaliera Universitaria - Università degli Studi della Campania Luigi Vanvitelli su campioni di DNA e RNA isolati dal sangue periferico prelevato e inviato ai laboratori dal centro clinico di riferimento, previo consenso informato del paziente o dei suoi familiari. I ricercatori del programma Malattie senza diagnosi si avvalgono di tecnologie all’avanguardia come il sequenziamento di nuova generazione del DNA e RNA (Next Generation Sequencing, o NGS), ossia il sequenziamento dell’intero genoma (WGS) o del trascrittoma (RNA-seq, cioè l’insieme di tutti gli RNA derivanti dalla trascrizione dei geni). I casi già inseriti nel programma, ma non ancora risolti in seguito a una prima analisi, potrebbero essere rianalizzati con strumenti bioinformatici avanzati, oppure a seguito della disponibilità di tecniche di analisi più sofisticate o di nuove informazioni genetiche e cliniche.

Il tempo di attesa per una prima risposta ai nuovi casi, che può essere conclusiva (diagnosi) o non risolutiva (referto negativo), è di circa 10 mesi dalla ricezione del campione di sangue presso i laboratori del Tigem o dell'Azienda Ospedaliera Universitaria - Università degli Studi della Campania Luigi Vanvitelli. Il referto, in entrambi i casi, è comunicato alla famiglia dal medico del centro di riferimento.

Nel caso di rianalisi di casi non risolti, i tempi di attesa per una nuova risposta dipendono dall’avanzamento delle conoscenze scientifiche nel campo. In ogni caso, le informazioni sul paziente sono conservate nel database del progetto: è quindi possibile che una diagnosi possa arrivare successivamente, anche grazie al confronto con dati presenti in altri database internazionali.

Le fasi del programma possono essere consultate in dettaglio al seguente link[MB1] .

La rete dei centri clinici TUDP

Finanziato da Fondazione Telethon, il programma Malattie senza diagnosi è coordinato dall’Istituto Telethon di genetica e medicina di Pozzuoli (Tigem) e coinvolge 19 ospedali pediatrici italiani, la Rete dei centri clinici TUDP:

  • Policlinico Bari;
  • Istituto Neurologico Carlo Besta (Milano);
  • Policlinico Vittorio Emanuele (Catania);
  • Istituto Giannina Gaslini (Genova);
  • Ospedale Pediatrico Anna Meyer (Firenze);
  • Ca' Granda Ospedale Maggiore Policlinico (Milano);
  • Fondazione Monza e Brianza per il Bambino e la sua Mamma (Monza);
  • Ospedale Sant'Anna (Como);
  • Napoli Federico II;
  • Associazione Oasi Maria Ss. Onlus (Troina );
  • La Sapienza Università di Roma;
  • Santobono Pausilipon (Napoli);
  • Università Vanvitelli (Caserta);
  • Università Cattolica del Sacro Cuore (Roma);
  • Azienda USL-IRCCS di Reggio Emilia;
  • Ospedale Salesi - Ospedali Riuniti Ancona;
  • Azienda Ospedaliero - Universitaria di Ferrara;
  • Ospedale Cardarelli (Napoli);
  • IRCCS Eugenio Medea (Brindisi).
Immagine statica dei centri segnati

Criteri e modalità d'accesso

Il Programma Malattie senza diagnosi è nato nel 2016 ed è stato rinnovato dalla Fondazione Telethon nel 2024, permettendo l'accesso a nuovi pazienti che potranno essere segnalati attraverso la Rete dei centri clinici TUDP.

I criteri di accesso al programma sono i seguenti (consultare le FAQ per maggiori dettagli):

  • pazienti pediatrici con malattie gravi e malformative privi di diagnosi;
  • età non superiore ai 18 anni e disponibilità di entrambi i genitori biologici ad eventuali approfondimenti clinici
  • possesso di risultati non risolutivi a seguito di analisi genetiche che possono essere effettuate attraverso il Sistema Sanitario Nazionale.

Per accedere al programma ed essere indirizzati al centro clinico di riferimento, le famiglie e i loro medici possono rivolgersi direttamente a uno dei centri clinici afferenti alla Rete dei centri clinici TUDP (contatti Rete dei centri clinici TUDP[MB1] ), scrivendo una email agli indirizzi elencati.

In alternativa, le famiglie possono scrivere anche al seguente indirizzo e-mail, evitando di inoltrare dati clinici personali. Per una gestione più immediata della richiesta, occorre fornire la provincia di residenza.

FAQ

Cosa si intende per “malattia senza diagnosi”?

Qual è l’obiettivo del Programma Malattie senza diagnosi della Fondazione Telethon?

Perché avere una diagnosi clinica e conoscere il gene mutato è importante?

Quali sono i criteri di accesso al programma Malattie senza diagnosi della Fondazione Telethon?

A chi non è diretto questo programma?

Come si accede al programma?

Che cosa succede una volta fatta la richiesta di accesso al programma?

Quali risposte si possono ricevere?

Cosa significa avere accesso al programma?

Quali sono le tempistiche per avere un referto?

Se ho avuto accesso al programma e ho bisogno di informazioni o voglio richiedere aggiornamenti, a chi devo rivolgermi?

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