27.04.11

Distrofia di Duchenne: preservare le ossa per contrastare la distrofia

Ricercatori dell’Università dell’Aquila descrivono come intervenendo sulle ossa si può contrastare la progressione della distrofia di Duchenne

Dalla Ricerca

18.04.11

Epilessia e autismo: dimostrata una base genetica comune

Identificate per la prima volta forme di epilessia umana e autismo su base genetica dovute a un difetto in una proteina delle vescicole sinaptiche.

Dalla Ricerca

11.04.11

Curare le cellule per curare il paziente

Descritto un meccanismo con cui le cellule cercano di sopravvivere in situazioni di carenza di nutrienti, potenzialmente sfruttabile per disegnare terapie malattie degenerative.

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01.04.11

Cellule staminali, una miscela per ricostruire i muscoli

Ricercatori dell’Università di Padova descrivono una nuova strategia per ricostruire il muscolo scheletrico sfruttando le potenzialità delle cellule staminali.

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29.03.11

Dna: la ricerca Telethon individua i punti di accesso

Ricercatori dell’Istituto Telethon Dulbecco, in collaborazione con un team di informatici, hanno mappato le porte di accesso al Dna.

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15.03.11

Come riattivare il cervello nella sindrome di Rett

Ricercatori dell'Università di Torino e del San Raffaele di Milano identificano un nuovo bersaglio molecolare per riattivare il cervello nelal sindrome di Rett

Dalla Ricerca

14.03.11

Malattie genetiche della vista: dallo zafferano abruzzese una possibile cura

Silvia Bisti si definisce una ricercatrice di base: nella sua vita professionale ha sempre studiato gli occhi, per andare a fondo dei meccanismi che ci fanno vedere e che con l’età o in alcune malattie si inceppano.

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04.03.11

Diabete: scoperta una “firma genetica”

Nel diabete mellito di tipo 2, un paziente su dieci presenta una sorta di “firma genetica” che aumenta di sedici volte il rischio di sviluppare questa malattia, che nel mondo colpisce 250 milioni di persone.

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03.03.11

Distrofia di Duchenne: individuati nuovi marcatori molecolari

Ricercatori dell'Università La Sapienza di Roma descrivono dei nuovi marcatori molecolari per la distrofia di Duchenne, utili per valutare sia la gravità della patologia nei pazienti, sia l’efficacia di eventuali approcci terapeutici sperimentali.

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